7° Convegno di Storia dell’Ingegneria - 3rd International Conference Napoli, 23-24 aprile 2018 -
Recenti ricerche di archivio hanno rivelato che, dopo l'incendio che ha distrutto 1823 gran parte della Basilica papale di San Paolo fuori le mura, l'Ingegnere ed Architetto Luigi Poletti è stato commissionato da Papa Leone XII a provvedere alla sua ricostruzione. Durante la realizzazione della parte più importante del lavoro, effettuata tra il 1833 e il 1869, l'ing. Arch. Poletti ha chiesto al Papa di essere aiutato nella realizzazione di una protezione antincendio dell'edificio. Il Papa, allora, istruì il padre gesuita Angelo Secchi, astronomo e geodetico del Collegio Romano, per provvedere alla protezione dell'edificio. Con l'aiuto di Giacomo Lusvergh, tedesco ed Ottico naturalista e scienziato italiano, un complesso di attività ha portato al creazione a Roma di un servizio antincendio allestito sul modello adottato nel Periodo napoleonico in Francia. Di particolare interesse dal punto di vista dell'innovazione ingegneristica, tuttavia, è la progettazione di un sistema antincendio che doveva essere costruito per proteggere il tetto della basilica. Questo sistema, nel progetto descritto dal documenti dell'Archivio di Stato di Roma, era basato su termometri che, quando superava una certa temperatura, attivava lo scarico delle acque del fuoco contenuto nei serbatoi sotto il tetto dell'edificio. Un tale sistema può essere considerato uno dei primi casi di criteri relativi all'applicazione dell'ingegneria della sicurezza antincendio in materia di protezione antincendio.