Salvare la Storia - testimonianze storiche di incendi e antincendi
Il 21 novembre si è tenuto nell’aula “Giorgio Mazzini” dell’Istituto Superiore Antincendi un seminario, organizzato nell’ambito del progetto di ricerca e sviluppo europeo STORM, che ha trattato alcuni temi di carattere storico inerenti le attività di protezione e lotta contro gli incendi. In particolare, Il programma ha seguito un criterio cronologico e dopo il saluto delle Autorità, si è aperto con una relazione del Prof. Lorenzo Nigro (La Sapienza), in cui la descrizione degli incendi nella Palestina antica ha evidenziato la rilevanza del rischio di incendio anche agli albori della storia. La relazione della Dott.ssa Simonetta Serra, archeologa di Roma Capitale, sull’Excubitorium della VII Coorte (un complesso presente a Roma che potrebbe essere definito come un distaccamento dei Vigiles dell’epoca romana), ha permesso di capire cosa gli studi archeologici ottocenteschi ci hanno restituito dell’attività antincendio del periodo imperiale e l’attualità di alcuni aspetti specifici dell’organizzazione di tali servizi.
L’ing. Guido Parisi (CNVVF) ha illustrato l’elevato livello di competenza degli Artigiani Pompieri di Napoli nel XIX secolo, organizzati e guidati dall’Ing. Francesco Del Giudice, i cui lavori erano conosciuti ed apprezzati in Europa. La relazione si inquadra nello sforzo di valorizzazione della competenza dei servizi antincendio nel periodo borbonico che la Direzione regionale della Campania ha promosso negli ultimi anni.
La Dott.sa Monica Calzolari, dell’Archivio di Stato di Roma ha esposto le informazioni presenti nella ricca documentazione disponibile in relazione alla ricostruzione della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura a Roma. L’interesse della relazione, in particolare, risiede nel fatto che il progetto di protezione antincendio elaborato nel 1849 può essere considerato un caso ante litteram di applicazione dei criteri dell’Ingegneria della Sicurezza Antincendio. I documenti dell’Archivio di Stato di Roma indicano un’attenzione agli aspetti della protezione antincendi che, nella seconda metà dell’800 si trova documentata in Europa e negli Stati Uniti solo in pochissimi casi, evidenziando l’elevato livello di capacità tecnica del padre gesuita Angelo Secchi, Direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano.
Il crescente interesse verso la tecnica pompieristica e le misure di prevenzione incendi nell’Italia dell’800 è stata presentata dal Prof. Arch. Ferdinando Zanzottera, del Politecnico di Milano. Dalla relazione, è stato esposto quanto emerge dallo studio della pubblicistica di settore della seconda metà del 1800, ed è stato mostrato come l’attenzione all’innovazione tecnologica accomunò i corpi locali dei Vigili del Fuoco molto prima della costituzione del Corpo Nazionale.
Un settore meno conosciuto dell’origine dell’attuale organizzazione del soccorso tecnico è stato trattato, in conclusione dei lavori, dal Prof. Arch. Piero Cimbolli Spagnesi dell’Università La Sapienza (che modererà l’incontro). In particolare il tema trattato riguarda l’attività dei reparti militari che, nella Grande Guerra, si occupavano di soccorso tecnico urgente e che, sotto il punto di vista organizzativo, probabilmente anticiparono la struttura del Corpo Nazionale.
Nella seconda parte della giornata è stato organizzato un seminario tecnico su alcuni aspetti legati alle tecnologie e alla formazione in materia di beni culturali. In particolare, sono stati trattati i temi della condivisione degli standard come strumento di miglioramento delle ricerca (Dott.sa Sara Di Giorgio - ICCU), le offerte formative in materia di primo intervento sul patrimonio culturale danneggiato (Ing. Stefano Marsella - CNVVF), le attività comunitarie svolte e quelle in programma sulla ricerca in materia di sicurezza del patrimonio culturale (Dott. Resta) e i primi risultati sul progetto comunitario STORM (Prof. Ulderico Santamaria - Università della Tuscia). L’Ing. Davide Pozzi (CNVVF) ha descritto la metodica che il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco sta mettendo a punto nel progetto STORM per utilizzare il georadar ed il laser scanner per le verifiche di stabilità degli edifici mentre il Dott. Massimo Cruciotti ha chiuso gli interventi descrivendo le procedure di intervento per il recupero dei beni cartacei e librari danneggiato dall’acqua.